Oggi pomeriggio, venerdì 5 aprile, il chiostro francescano della Cappella Sistina a Savona ospiterà la performance di scultura e danza “Æssenza – Oltre il vuoto”, progetto di Claudio Carrieri, con le coreografie di Isabella Ferrigno e le musiche di Antonio Delfino all’organo Piccaluga del 1764. L’evento, con inizio alle 17, è collaterale alla mostra antologica “La banalità del mare. Abissi di speranza” dello stesso Carrieri e visitabile fino al 6 aprile nelle sale espositive della Curia vescovile, in piazza del Vescovado, in collaborazione con la diocesi di Savona-Noli.
La performance, viene spiegato in una nota, consiste nella “distruzione rigenerativa” di una statua dell’artista, generatrice di frammenti che diventano a loro volta nuove forme d’arte in cui le fratture vengono sottolineate dall’oro. “Più che un’azione iconoclasta è un rito sacrificale che genera il seme di una rinascita, la spinta da cui ripartire e tentare ancora di stabilire l’equilibrio tra noi e il mondo – la definisce Carrieri –. Assenza non è vuoto né mancanza, è possibilità, suggestione, invito alla condivisione, germe di rappresentazione, vita nuova. In ‘Æssenza’ materia e spirito tornano nuovamente ad evidenziarsi come aspetti reciprocamente imprescindibili della natura”.
Il titolo dell’esposizione si ispira al saggio “La banalità del male” della storica e filosofa Hannah Arendt e affronta con profondità i grandi temi del mondo contemporaneo: libertà, naufragi, migrazioni, violazioni quotidiane. L’allestimento progettato dall’agenzia Punto a capo comprende una sintesi antologica di oltre vent’anni di lavoro di Carrieri dai ’90 al tempo presente. “Bello è ciò che si rappresenta con il buon gesto, buono è la qualità concordata nel dibattito civile a cui l’arte deve partecipare schierandosi. Questa oggi è la genesi formale del bello”, afferma l’artista.