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Consiglio d’Europa: Pejcinovic Buric, “donne e ragazze rom e nomadi incontrano barriere critiche pur essendo pilastri delle loro comunità”

“I titoli dei giornali di tutta Europa indicano un persistente antiziganismo e una discriminazione nei confronti dei rom e dei nomadi. Essendo una delle minoranze etniche più grandi d’Europa, si trovano ad affrontare sfide molteplici: dai pregiudizi nei media all’accesso limitato all’istruzione di qualità e al mercato del lavoro, all’esclusione sociale e alla segregazione”. Lo afferma la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić in vista della Giornata internazionale dei rom (8 aprile), attirando l’attenzione “sui bisogni speciali delle donne e delle ragazze rom e nomadi, che incontrano barriere critiche pur essendo pilastri delle loro famiglie e comunità”.
“Le politiche contro il nomadismo e la povertà degli alloggi colpiscono i rom in modo sproporzionato. Troppo spesso anche il loro accesso all’istruzione, al lavoro e all’assistenza sanitaria è limitato”. “Infatti, i rapporti degli organismi di monitoraggio del Consiglio d’Europa attestano svantaggi specifici di genere per quanto riguarda la frequenza scolastica, l’alfabetizzazione e l’occupazione delle donne e ragazze rom e nomadi rispetto ai loro colleghi maschi”.
“Nonostante tali ostacoli, mi dà speranza apprendere di donne rom e nomadi che sono state in prima linea nel cambiamento, che sfidano gli stereotipi, sostengono la giustizia e chiedono pari diritti. Il loro coraggio alimenta il nostro viaggio collettivo verso l’uguaglianza – e merita il nostro sostegno”.
Aggiunge: “L’adozione odierna della Raccomandazione del Comitato dei Ministri sull’uguaglianza delle donne e ragazze rom e nomadi riconosce il loro contributo alla società, invitando al tempo stesso gli Stati membri ad adottare misure specifiche per migliorare il loro status”.

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