Santa Caterina da Siena: mons. Leuzzi (Teramo-Atri), “è per tutti noi una testimonianza profetica”

(Foto diocesi di Teramo-Atri)

“Amare la Chiesa! Nel tempo post-conciliare la vita di fede, sia personale sia comunitaria, è stata animata da proposte formative e pastorali che possono e devono promuovere la novità storica del cammino della Chiesa, indicata dal Concilio. È la vita della Chiesa, infatti, che pone il battezzato nella storia e lo rende soggetto storico”. Lo scrive mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, nella lettera scritta in vista del viaggio a Siena per l’offerta, da parte della Città di Teramo e della sua Chiesa Locale, dell’olio che arderà nella lampada votiva del santuario di Santa Caterina. L’olio è stato benedetto ieri sera dallo stesso mons. Leuzzi, durante una celebrazione eucaristica in duomo. “L’amore per la Chiesa non è una semplice esperienza di aggregazione o di devozione religiosa, ma è il segno della partecipazione alla costruzione della comunità ecclesiale, che è la pienezza dell’esistenza storica del battezzato”, osserva il presule, nella lettera.
“Servire la Storia! La preoccupazione di Caterina per la vita della comunità sociale nella quale era inserita, vissuta nella chiara distinzione tra ciò che è ecclesiale e ciò che è civile, conduce il nostro cuore e la nostra mente al paragrafo 31 della Costituzione dogmatica Lumen Gentium nella quale il Concilio sintetizza la vocazione e la missione dei christifideles laici”, evidenzia il vescovo, precisando: “La doppia appartenenza dei battezzati, alla Chiesa e alla società, è la manifestazione della storicità del Cristianesimo che accompagna da sempre le dinamiche socio-culturali del tempo in cui è inserito e oggi, in particolare, del cambiamento d’epoca che attende ancora di essere compreso e servito”. Solo “coniugando insieme, nella propria esistenza, l’amore alla Chiesa e il servizio nella società i battezzati saranno protagonisti di una nuova diakonia nella storia”.
Per mons. Leuzzi, “Caterina, donna laica, è per tutti noi una testimonianza profetica”. Di qui l’invito: “Con Caterina impariamo a camminare con il Risorto, confessando la sua presenza nella storia e costruendo la Chiesa e la società”.

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