Perù: mons. Castillo (Lima) accoglie in cattedrale i contadini di Catacaos che lottano per la loro terra e sono stati difesi dal Papa

In occasione della messa domenicale celebrata nella Cattedrale di Lima, l’arcivescovo, mons. Carlos Castillo ha ricevuto la comunità contadina di San Juan Bautista de Catacaos (Piura), che era stata privata dei suoi terreni ed è stata nei giorni scorsi destinataria di una lettera di Papa Francesco. “In unità con il Santo Padre, preghiamo per i nostri fratelli e sorelle contadini affinché, nelle loro lotte e nei loro sforzi, si possa ottenere giustizia per la loro causa”, ha detto il primate del Perù. Nella sua omelia, l’arcivescovo di Lima ha sottolineato l’importanza di vivere un cristianesimo sensibile e attento alle realtà di coloro che soffrono di più: “In questo giorno in cui accogliamo i nostri fratelli e sorelle, vogliamo ricordare quanti errori ci sono nel modo in cui vengono gestite le cose nella vita sociale. C’è la convinzione che, essendo cristiani, si possa fare ciò che si vuole. Non può essere così”, ha avvertito, facendo riferimento ad alcune azioni del Sodalizio di vita cristiana, da alcuni anni oggetto di commissariamento. Il presule ha invitato a lasciarsi ispirare dal Signore per agire con amore e misericordia, non con indifferenza: “A volte i gruppi o le comunità vogliono sostituirsi al Signore e diventare una sorta di fondamento di se stessi. Questo accade molto nella vita cristiana, soprattutto nel nostro Paese, dove tutti ci diciamo cristiani e cattolici, ma raramente leggiamo il Vangelo, ci lasciamo ispirare dalla Parola, ci lasciamo muovere dall’amore di Dio che è presente nella Parola”.

In un altro momento, mons. Castillo ha ricordato il saluto del Santo Padre ai membri delle comunità contadine di Catacaos: “Difendete la terra, non lasciate che venga rubata. Grazie per quello che fate. Da qui prego per voi e vi sono vicino”, aveva detto Francesco. In risposta, monsignor Castillo ha offerto la sua benedizione per tutte le vittime, i feriti e i morti lasciati da questa “vile azione contro di loro”. Ha pregato anche per le persone di buona volontà e i giornalisti che hanno accompagnato l’intero processo investigativo.

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