“Prendiamo il largo” è lo slogan scelto dalla Fism (Federazione delle scuole dell’infanzia paritarie no profit di ispirazione cristiana) per il suo 50° di fondazione (1974-2024) che avrà il momento clou con il convegno nazionale “Prima i bambini: ieri, oggi e domani”, in programma il 18 e il 19 maggio a Roma, presso l’ Auditorium della Conciliazione, e che vedrà la partecipazione di oltre 1.200 rappresentanti del mondo Fism (gestori, insegnanti, educatrici e genitori), oltre a studiosi e autorità civili e religiose.
Tre le sessioni dei lavori. Alla prima, dedicata all’agire educativo, interverranno Monica Amadini, docente ordinaria di Pedagogia generale e sociale (Università Cattolica); Fulvio De Giorgi, ordinario presso il Dipartimento educazione e scienze umane (Università Modena e Reggio Emilia); Andrea Bobbio, ricercatore di Pedagogia generale e sociale (Università della Valle d’Aosta); Alberto Pellai, medico, specialista in educazione alla salute e prevenzione in età evolutiva. Mons. Claudio Giuliodori, presidente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università e assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica; Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito; Giampiero Redaelli, presidente nazionale della Fism, saranno i relatori della sessione dedicata a “Chiesa, politica e società”. Nel pomeriggio si parlerà di bambini, famiglie e scuole con l’economista dell’Università Cattolica Carlo Cottarelli; con Alessandro Rosina, docente di Demografia e statistica sociale presso lo stesso Ateneo; con Francesco Belletti, direttore del Cisf (Centro internazionale studi famiglia). Domenica 19 maggio le celebrazioni del 50° proseguiranno con la messa alle 10,30 nella basilica di San Pietro e la partecipazione alla recita del Regina Coeli in Piazza San Pietro.
Alla Fism fanno attualmente riferimento 9mila realtà educative e di istruzione, gestite da congregazioni religiose, parrocchie, enti morali, associazioni anche di genitori, che comprendono 6.700 scuole dell’infanzia 3/6 anni e 2.300 servizi educativi per la prima infanzia 0/3 anni (asili nido e sezioni primavera) per oltre 450mila bambine e bambini.