È imminente il 1° maggio, tradizionale festa del lavoro; oggi, lunedì 29 aprile, alle 21, la Consulta per la pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Parma promuove nella chiesa del Sacro Cuore (piazzale Volta 1) una breve veglia di preghiera sul lavoro, con e per chi lavora. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo di Parma, mons. Enrico Solmi.
“Prenderemo lo spunto – spiega la Consulta – da una tunica e da ogni abito intessuto di fili e di colori incrociati, di trama e di ordito. Ogni filo sostiene l’altro ed è sostenuto dall’altro fino a formare una meravigliosa opera delle mani sapienti di uomo e donna. ‘Io lavoro per te e tu per me’: così abbiamo voluto intitolare la veglia davanti all’immagine di una tunica, di una tela, di un intreccio sapiente di fili, di mani e di vite. Ognuno di noi vive del lavoro di altri e offre servizi e beni ad altri. Si lavora per vivere ma anche per far vivere. Nel libro della Genesi leggiamo: ‘Il Signore Dio fece all’uomo e alla donna tuniche di pelli e li vestì'”.
Anche sul Golgota, come dice il Vangelo di Giovanni, prosegue la Consulta, “Gesù viene spogliato della sua preziosa tunica tessuta tutta di un pezzo unico. E nel Libro degli Atti si ricorda che Tabità, una brava donna di Giaffa, preparava tuniche e mantelli per le vedove e i poveri. La tunica ci racconta il lavoro di uomini e donne che attraverso professioni e mestieri si scambiano ciò che serve per vivere. La società è come un tessuto, frutto del lavoro, da usare e custodire con gratitudine”.
Infine, la Consulta diocesana ricorda che i vescovi italiani in occasione della festa del 1° maggio scrivono: “Ognuno partecipa con il proprio lavoro alla grande opera divina del prendersi cura dell’umanità e del Creato. Lavorare quindi non è solo un fare qualcosa, ma è sempre agire con e per gli altri, quasi nutriti da una radice di gratuità”.