“Il lavoro è partecipazione”. Questo il titolo dell’evento che avrà luogo mercoledì 1° maggio al centro parrocchiale di Silea (Treviso). Si tratta dell’iniziativa diocesana con la quale da qualche anno viene celebrata la Festa dei lavoratori attraverso musica, danze e testimonianze dal mondo del lavoro. Organizzano la Pastorale sociale e del lavoro di Treviso, la Fondazione Opera Monte Grappa, le Acli, l’associazione
Famiglie 2000. Coreografie di “Punto danza”. Collaborano il Comune di Silea e la parrocchia di San Michele Arcangelo in Silea.
Dopo l’accoglienza, prevista per le 15.45, e i saluti delle autorità, dalle 16.15 è in programma “C’è da fare: spettacolo e testimonianze dal mondo del lavoro”; alle 17.40 interverrà il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi.
Tutti i testi che introdurranno le canzoni sono tratti dal messaggio dei vescovi italiani per la Festa dei lavoratori del 1° maggio, che ha per titolo “Il lavoro per la partecipazione e la democrazia”, un tema che richiama la prossima Settimana sociale dei cattolici italiani che si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 luglio. Tra i testimoni un medico, un’assistente sociale, una docente di scuole dell’infanzia, un imprenditore, una famiglia e un rappresentante delle Acli.
“Tutti lasciamo con il nostro lavoro il nostro segno – spiega don Paolo Magoga, coordinatore dell’iniziativa, nonché direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro –. Anche in un’azienda, piccola o grande, poco importa, vale lo stesso principio. Anch’essa, nell’uscire dalle mani, dalla mente e dal cuore di uno o più uomini, porta l’imprinting, nel bene o nel male, del proprio creatore. Questo apre il capitolo all’etica e alla responsabilità, che le ‘intelligenze artificiali’ non hanno. È umano e solo umano il lavoro, e nostra e solo nostra la responsabilità di mantenerlo ancora tale”.