La Madonna delle Grazie è tornata nella cattedrale di Grosseto dopo tre anni di “assenza” perché la tavola quattrocentesca era stata trasferita a Siena per essere sottoposta ad un intervento di restauro conservativo. Nel pomeriggio di sabato 27 aprile, alle 17.30, il dipinto della Vergine Assunta venerata dai grossetani con il titolo di Madonna delle Grazie è stato trasferito dal palazzo vescovile, dove era stata portata lo scorso 23 aprile di rientro da Siena, alla cattedrale. A salutarne il rientro il “doppio” del campanile della cattedrale.
Le operazioni, curate dal capitolo della cattedrale, sono state effettuate dall’impresa Grandini. La sacra immagine è stata scortata da due carabinieri e da due agenti della Municipale. Giunta sul sagrato del duomo ha ricevuto il bacio del proposto del Capitolo, il canonico don Ivano Rossi, che assieme ad altri canonici e alla presidente della Congregazione mariana, Valeria Maggi, ha fatto ingresso in cattedrale. Fino al 9 maggio l’immagine sarà esposta alla venerazione dei fedeli all’interno della “macchina processionale” collocata sull’antico altar maggiore. Terminate le solenni feste quinquennali, l’immagine tornerà nella sua collocazione consueta, nella nicchia della cappella a lei dedicata, santuario mariano diocesano.
Ora la diocesi di Grosseto si prepara a celebrare le feste quinquennali. Ogni anno, infatti, da secoli, la prima domenica di maggio si celebra, a Grosseto, la festa della Madonna delle Grazie, compatrona della città e della diocesi di Grosseto, che poi ogni cinque anni viene solennizzata in modo speciale. Così sarà anche quest’anno. La festa è organizzata dalla Congregazione Madonna delle Grazie e dal Capitolo della cattedrale.
Nell’anno in cui la diocesi ricorda il 50° di costituzione della Caritas, il vescovo Giovanni Roncari ha desiderato che anche la festa mariana della città e della diocesi si legasse a questa particolare ricorrenza per essere aiutati dalla storia e dalla testimonianza di Maria a recuperare continuamente quella sollecitudine al servizio e all’amore, che è tratto specifico della Madre di Dio. Per questo il 5 maggio, a presiedere il pontificale solenne alle ore 17 in cattedrale sarà mons. Carlo Roberto Maria Radaelli, arcivescovo di Gorizia, presidente di Caritas italiana e della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute.
In preparazione alle feste quinquennali, Capitolo e Congregazione mariana hanno previsto un triduo di preghiera, che sarà predicato da don Luca Caprini, vicario generale della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello.
Nelle prime tre giornate di maggio, dunque, si alterneranno in cattedrale le parrocchie della zona urbana riunite in piccoli gruppi, che animeranno il triduo: il 1° maggio sarà il turno delle parrocchie Maria SS. Addolorata, SS. Crocifisso, San Francesco d’Assisi; il 2 maggio delle parrocchie Cottolengo, San Giuseppe e Santa Lucia; il 3 maggio delle parrocchie Santa Famiglia e Madre Teresa di Calcutta.
Ogni sera alle ore 17.30 il rosario; alle ore 18 la concelebrazione eucaristica presieduta da don Caprini e concelebrata dai sacerdoti delle parrocchie coinvolte.
Sabato 4 maggio, nella messa delle ore 18, in diretta su Tv9, l’offerta dell’olio per la lampada votiva, quest’anno da parte della parrocchia del Sacro Cuore.
Domenica 5 maggio le parrocchie della diocesi si ritroveranno alle ore 16.30 in tre punti diversi del centro storico. I singoli gruppi, muovendo ciascuno dal luogo di ritrovo, si dirigeranno verso la cattedrale pregando il rosario. Alle 17 il pontificale solenne presieduto da mons. Radaelli, al termine del quale uscirà la processione con l’immagine della Vergine, che attraverserà alcune strade del centro cittadino.