“La via dell’evangelizzazione permette ai discepoli di Cristo di essere testimoni di un annuncio che li ha talmente coinvolti tanto da volerlo condividere con tutti perché la gioia del Vangelo riempia i cuori di quanti lo accolgono”. Sono queste le parole rivolte dal card. Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, agli oltre 8mila convenuti a Rimini nella seconda giornata della 46ª Convocazione nazionale del RnS. Aprendo il suo intervento, un riferimento immediato al grande evento giubilare e alla Lettera di Papa Francesco che ha voluto questo come anno dedicato alla preghiera: “Il pellegrinaggio verso il Giubileo potrà rafforzare ed esprimere il comune cammino che la Chiesa è chiamata a compiere per essere sempre più e sempre meglio segno e strumento di unità nell’armonia delle diversità”. E inoltre: “Voi fate della ‘preghiera nello Spirito’ l’esperienza quotidiana, e siete direttamente coinvolti nel sentirvi partecipi di quei ‘gemiti inesprimibili’ che raggiungono Dio per dare voce alla nostra debolezza. Dobbiamo accogliere in noi quindi la forza dello Spirito Santo per far sentire la nostra voce a Dio nella maniera coerente ed efficace. Non sappiamo cosa e come chiedere quando siamo dinanzi al Padre, per questo lo Spirito intercede per noi”. Infine, un rimando al tema che ha guidato la Convocazione: “Queste vostre giornate di incontro hanno trovato nella risposta di Gesù il loro significato: ‘Quando pregate diete: padre’. Non esiste preghiera più bella di questa che Gesù stesso ci ha insegnato. In queste parole si trova la sintesi del Vangelo e l’impegno a essere fedeli discepoli del Signore”.