A meno di 150 giorni dall’inizio del 53° Congresso eucaristico internazionale (Cei), che si svolgerà a Quito (Ecuador), dall’8 al 15 settembre, sul tema “La fraternità per guarire il mondo”, sono numerose le delegazioni da diversi Paesi del mondo che hanno ufficializzato la loro partecipazione. Tra questi tutto l’episcopato ecuadoriano, il Nunzio Apostolico in Ecuador, mons. Andrés Carrascosa Coso. La segreteria del Congresso ha comunicato che le adesioni sono aperte fino al 15 agosto, e per coloro che confermeranno la propria iscrizione entro il 30 giugno, è previsto uno sconto sulla quota. Il tema del “guarire le ferite” era stato trattato dai vescovi dell’Ecuador nel messaggio finale della plenaria, in linea con quello del Congresso eucaristico internazionale. “Nell’Ecuador di oggi – si legge nel messaggio – come figli di un solo Padre siamo chiamati a guarire una famiglia e contesto sociale ferito dall’indifferenza dei ‘buoni’, dalla crudeltà dei violenti, dalla povertà della maggioranza, dalla corruzione presente a tutti i livelli della nostra società e dalla contaminazione e distruzione della nostra Casa Comune”. La convinzione dei presuli ecuadoregni è che “Le ferite di questo mondo si guariranno solo con azioni concrete: fiorire dove Dio ci ha posto, annunciare il Vangelo del perdono e della pace, condividere il pane, investire in un’istruzione di qualità per tutti, praticare la giustizia, creare fonti di lavoro, garantire una salute integrale prendendosi cura dell’ambiente. Le azioni per guarire il mondo richiedono cambiamenti urgenti e profondi nelle strutture politiche, economiche e legali”. Papa Francesco ha scelto l’Ecuador come sede del 53° Congresso eucaristico internazionale, in occasione della commemorazione del 150° anniversario della Consacrazione dell’Ecuador al Sacro Cuore di Gesù (1874). L’Ecuador è stato il primo Paese al mondo a consacrarsi al Sacro Cuore. Allo stesso modo, è stato il primo Paese al mondo a tenere un Congresso eucaristico nazionale nel giugno 1886.