L’Ufficio di pastorale familiare della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto organizza domenica 28 aprile, alle ore 16, presso il Monastero Santa Speranza delle Sorelle Clarisse in San Benedetto del Tronto, un incontro rivolto alle famiglie, alle persone separate o divorziate e a quelle che vivono una situazione di nuova unione. L’evento, dal titolo “La delusione sconfitta (i due di Emmaus) – Riconoscere Dio nella verità”, spiega L’Ancora on line, sarà diviso in due parti: nella prima i partecipanti vivranno un momento di riflessione guidata da suor Patrizia Nocitra e da Maria Chiara Verdecchia, con la presenza del vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, mons. Carlo Bresciani; nella seconda parte, alle ore 19, verrà celebrata una santa messa presieduta dallo stesso vescovo.
“Questo incontro – dichiarano all’Ancora on line Patrizia e Piero Censori, responsabili dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Familiare – rientra nell’ambito della consueta rassegna annuale di appuntamenti a cadenza mensile rivolti a persone che stanno attraversando un momento di difficoltà all’interno del matrimonio o che si sono separate o che vivono una situazione di nuova unione. Durante il prossimo incontro approfondiremo il testo evangelico dei discepoli di Emmaus, riflettendo in particolar modo sul momento di delusione che i due si ritrovano a vivere, proprio come capita a volte nelle coppie. Ad aiutarci nel percorso di discernimento avremo due relatrici d’eccezione che ringraziamo sin da ora per la loro disponibilità. Cogliamo l’occasione per ringraziare anche il nostro vescovo, il quale tiene molto a questo cammino che la pastorale familiare porta avanti ormai da oltre venticinque anni. Non ci siamo sentiti mai soli: il vescovo infatti ci ha spesso mostrato la sua disponibilità attraverso la partecipazione agli incontri e attraverso un ascolto attento delle problematiche esposte dai partecipanti”.
“Noi – proseguono i coniugi Censori – proponiamo un percorso spirituale che aiuta i partecipanti a riconciliarsi con le proprie esperienze dolorose e a rileggere la propria storia alla luce della fede. Al centro c’è sempre la Parola del Signore che illumina, sostiene, incoraggia e guida. Il numero delle persone che partecipano ai nostri incontri è variabile, in quanto non poniamo alcun vincolo: ogni persona può sentirsi libera di unirsi in qualsiasi momento. Cogliamo quindi l’occasione per invitare al prossimo incontro tutte le persone che vivono situazioni familiari come quelle che abbiamo descritto, con particolare riguardo a coloro che già appartengono al Gruppo Orchidea. Vogliamo inoltre estendere l’invito anche a tutte le coppie, in quanto anche nell’ordinarietà possono presentarsi momenti di delusione e quindi gli argomenti trattati potranno dare vita a spunti di riflessione validi ed efficaci anche per loro”.