“Il cammino di Sant’Antioco: un orizzonte inatteso tra identità e memoria”. Questo il titolo del progetto presentato dalla diocesi di Iglesias nell’ambito dell’impegno per la valorizzazione dei “cammini religiosi”, percorsi di turismo lento e spirituale, condiviso con le altre diocesi della Sardegna.
Nel solco del protocollo di intesa tra Regione autonoma della Sardegna e Conferenza episcopale sarda per la valorizzazione del turismo legato al ricco patrimonio culturale e religioso dell’Isola, firmato nel gennaio 2022, la la diocesi di Iglesias ha scelto di promuovere il cammino storico legato al culto del santo martire Antioco, evangelizzatore della Sardegna. Le origini di questa festa – si legge in una nota – possono farsi risalire al Medioevo, quando la sede della diocesi di Sulci fu trasferita da Sant’Antioco a Tratalias nei primi decenni del Duecento, avendo quindi una tradizione ben più antica del culto legato al rinvenimento delle reliquie del Santo nel 1615. La storia di Antioco e del cammino a lui collegato è così strettamente legata alla storia della diocesi di Iglesias: la stessa, infatti, non ha avuto sempre nella chiesa di Santa Chiara la sua sede, è divenuta tale solamente nel 1503, dopo essere stata in precedenza a Tratalias e ancora prima a Sant’Antioco.
Domani, sabato 27 aprile, si terrà la prima giornata esperienziale: l’appuntamento sarà ospitato dalle 16.30 presso l’Auditorium vescovile. In programma la visita guidata alla cattedrale di Santa Chiara, custode della memoria di sant’Antioco martire, seguita dai saluti del card. Arrigo Miglio, amministratore apostolico di Iglesias, di Renato Tomasi, per la Regione autonoma della Sardegna, e dei sindaci di Iglesias, Sant’Antioco e Tratalias, rispettivamente Mauro Usai, Ignazio Locci ed Emanuele Pes. Interverranno poi don Carlo Cani, direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, l’archivista Licia Meloni e Silvia Medde, direttrice del Museo diocesano di Iglesias. La visita guidata della cattedrale e il coordinamento dell’evento saranno gestiti dalla guida referente Giulia Loi.
Nei prossimi mesi, informa la diocesi, sono previsti almeno altri due eventi: il secondo si terrà presumibilmente a novembre, una terza giornata a dicembre per delineare la figura di santa Barbara, per sottolineare il valore religioso del cammino omonimo che in parte si sovrappone a quello di sant’Antioco.