“La lettura dei segni dei tempi ci chiede un approfondimento dei fatti e dei dati storici, ma anche la fatica di capire come interpellano la nostra libertà, che di fronte ad essi è chiamata a un grado più intenso di responsabilità e di conoscenza, che passa attraverso un amore più autentico del bene e attraverso la sofferenza per ciò che lo contrasta e lo impedisce”. Così il il presidente dell’Azione cattolica italiana, Giuseppe Notarstefano, nel suo intervento alla XVIII Assemblea nazionale dell’Associazione, a Sacrofano. “Non vogliamo abituarci e rassegnarci alla guerra e alla violenza come unica forma di composizione dei conflitti. La pace deve ritornare ad essere un fondamentale obiettivo sociale delle democrazie contemporanee”. Ha aggiunto poi: “Diventa particolarmente importante il prossimo appuntamento elettorale europeo. Ci auguriamo che il dibattito elettorale possa concentrarsi sui grandi temi europei e possa incoraggiare la partecipazione di tutti gli aventi diritto, anche grazie alle iniziative prese dal parlamento per favorire il voto dei fuori sede”. “Siamo convinti – ha concluso Notarstefano – che la vita democratica deve essere promossa attraverso esperienze di partecipazione, come quelle che vengono dai mondi associativi e dalle tante esperienze sociali ed economiche di cui il nostro Paese è ricco, ma che chiedono spazi e tempi di tessitura e nuove architetture di rete perché le buone pratiche circolino”.