“Abbiamo realizzato un breve compendio che illustra la nostra visione per un’Europa solidale. Nelle prossime settimane lo presenteremo ai candidati alle elezioni europee, a cui proponiamo di venirci a trovare nelle nostre case di accoglienza per dare un volto alle parole scritte. Sono proposte che abbiamo maturato nel nostro cammino di condivisione con le persone più fragili. L’obiettivo è costruire una società che non esclude nessuno, perché il bene di tutti è garanzia per il bene di ognuno. Una società che cammina al passo dei più deboli”. È quanto dichiara Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23), illustrando le proposte politiche ai candidati alle prossime elezioni europee. Proposte che partono dalla condivisione diretta della vita con gli ultimi, secondo la vocazione ereditata da don Benzi, l’inventore della casa famiglia: l’istituzione di un commissario europeo per la pace; la promozione dell’affido familiare; il contrasto del traffico di esseri umani e l’adozione del c.d. “equality model” in cui gli acquirenti di prestazioni sessuali sono sanzionati; l’incentivo di misure alternative al carcere; la promozione di canali legali di migrazione come i corridoi umanitari; la difesa della vita umana, dal concepimento alla fine; il contrasto alle dipendenze patologiche; l’inclusione dei rom e delle persone senza fissa dimora; l’utilizzo delle clausole sociali negli appalti pubblici per il reinserimento di soggetti svantaggiati.
“Il nostro modello di società cui ci ispiriamo è quella che don Benzi chiamava la ‘Società del gratuito’ – continua Fadda –. In essa, ognuno detiene il bene dell’altro. Nel bene di tutti c’è anche il bene individuale per una visione inclusiva di società nella quale il lavoro, l’economia e l’organizzazione sociale sono al servizio della persona umana, soprattutto quando la sua vita è indifesa, fragile, debole, da sostenere. Dobbiamo partire dagli ultimi. Il motivo è semplice: se si parte dagli ultimi, allora si può aiutare tutti”.