“La tutela della salute delle donne è una strategia per garantire la salute delle future generazioni…la salute dell’adulto dipende da quella di una madre la quale, nella sua vita riproduttiva, decide di generare non più un bambino ma quel bambino”. Richiamando le parole contenute nella Dichiarazione della Conferenza internazionale delle donne, (Pechino 1995), Elsa Del Bo, segretario Fnopo (Federazione nazionale ordini professione ostetrica), sottolinea la centralità della figura femminile, in occasione della Giornata nazionale per la salute della donna, promossa il 22 aprile dal ministero della Salute, in collaborazione con associazioni e società scientifiche
“Se oggi, sempre di più, si parla di approccio alla salute OneHealth, allora, appare altrettanto urgente occuparsi della salute della donna, pilastro della società contemporanea”, prosegue Dal Bo. E “l’ostetrica/o rappresenta il professionista sanitario per eccellenza, in virtù della sua specifica formazione, in grado di garantire il benessere della donna da 0 a 100 anni’’. “Questo concetto di centralità del genere femminile nella società, che incredibilmente precorre i tempi, esprime il potere generativo delle donne e la loro grande responsabilità nel definire gli elementi della società futura, al di là di quanto l’epigenetica possa essere una cornice incisiva”. “Il periodo fertile attraversa gran parte della vita di una donna” e “la maternità è uno dei pilastri della femminilità per il suo significato evolutivo e creativo”, spiega ancora Del Bo sottolineando che il concetto di salute sessuale-riproduttiva, sviluppato per la prima volta nel 1994 durante la Conferenza sulla popolazione e lo sviluppo del Cairo, è “il fil rouge di tutti gli eventi, anche di quelli critici come la menopausa”. Di qui l’importanza “della presenza di un professionista sanitario come l’ostetrica/o accanto, che l’accompagni in tutte le fasi del suo ciclo vitale”.