“Mi accingo ad incontrare il Santo Padre al quale parlerò della nostra diocesi che in questi due anni ho conosciuto meglio, apprezzandone le sue peculiarità e la sua vivacità sia dal punto di vista territoriale che dal punto di vista umano ed ecclesiale. Di cammino insieme ne abbiamo fatto pur nella consapevolezza che esso rappresenta l’inizio di un percorso che la nostra Chiesa, con il contributo di ciascuno, potrà e dovrà effettuare per essere sempre più profetica, testimoniale ed incisiva nelle realtà in cui si opera. Arriveremo, così, a essere testimoni di uno stile, che è lo stile col quale Dio si manifesta a noi e con cui a noi si relaziona e che a ciascuno di noi Dio chiede di realizzare”. Lo ha affermato mons. Serafino Parisi, vescovo di Lamezia Terme, che da oggi e fino al 26 aprile sarà con i confratelli vescovi calabresi a Roma per la visita ad limina Apostolorum.
“In questo pellegrinaggio che mi accingo a fare alle tombe degli Apostoli – ha aggiunto mons. Parisi – porterò con me tutte le preghiere, le attese, le speranze, le intenzioni e le promesse delle persone della nostra diocesi. Al tempo stesso, per questo momento di comunione con la Chiesa universale, chiedo a ognuno di voi di accompagnarmi ‘corresponsabilmente’ con la preghiera”.
L’appuntamento romano – viene ricordato in una nota della diocesi – sarà anche l’occasione per presentare al Santo Padre e ai vari Dicasteri le attività che in questi anni i vari Uffici e le realtà che operano sul territorio diocesano hanno messo in campo per essere sempre più testimoni di una Chiesa in uscita, come sollecita spesso Papa Francesco. Per questo motivo, mons. Parisi, ringrazia il vicario generale, i vicari episcopali, il cancelliere, i direttori degli Uffici di Curia e di Pastorale e i laici che hanno contribuito alla stesura della relazione che sarà ufficialmente presentata.