Il direttore generale Unesco, Audrey Azoulay, ha nominato 24 esperti provenienti da tutte le regioni del mondo per sviluppare il primo quadro globale sull’etica delle neurotecnologie. Si incontrano per la prima volta a Parigi da oggi al 26 aprile. Sulla base del loro lavoro, l’Unesco condurrà discussioni con i suoi 194 Stati membri con l’obiettivo di adottare il testo entro fine 2025.
“Le neurotecnologie sono promettenti per la soluzione di molti problemi di salute. Ma possono anche rappresentare una minaccia per i diritti umani, la libertà di pensiero e la privacy. È urgente stabilire un quadro etico comune a livello internazionale, come ha fatto l’Unesco per l’intelligenza artificiale nel 2021. Non può esserci raccolta di dati neurali senza diritti neurali”, spiega Azoulay. Nel 2021, il rapporto del Comitato internazionale di bioetica Unesco, “Le sfide etiche delle neurotecnologie”, ha identificato le minacce che le neurotecnologie pongono ai diritti e alle libertà fondamentali, come l’integrità personale e psicologica. Un altro rapporto dell’Organizzazione pubblicato nel 2023 ha mostrato che il ritmo dell’innovazione in questo settore è accelerato con l’uso dell’intelligenza artificiale generativa. In assenza di un quadro etico globale in materia, il direttore generale Unesco ha proposto ai 194 Stati membri di sviluppare il primo quadro normativo per garantire la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Il gruppo di esperti ad hoc è composto da specialisti di neuroscienze, psicologia, neurotecnologie, intelligenza artificiale, interfaccia cervello-macchina, etica e bioetica, provenienti da tutte le regioni del mondo e con background culturali diversificati. Il loro lavoro sarà presentato nel corso del 2024 a diversi stakeholder, a livello nazionale, subregionale e regionale, con l’obiettivo di raccoglierne le osservazioni. Sarà successivamente oggetto di una discussione tra gli Stati membri dell’Organizzazione, sotto l’egida del Segretariato Unesco, in vista dell’adozione di un quadro etico globale durante la 43ª sessione dell’Assemblea generale dell’Organizzazione, nel novembre 2025.