“Tutto nel sacerdote – preghiera, studio, fraternità, missione – è unito”. Lo ha sottolineato questa mattina Papa Francesco ricevendo in udienza i seminaristi di Siviglia. “Il nostro incontro – ha osservato il Santo Padre – è alle porte di una giornata molto significativa: la Domenica del Buon Pastore, che celebreremo domani. Voi, seminaristi, avete ricevuto una chiamata dal Signore, e con l’aiuto dei vostri formatori vi preparate ad essere pastori secondo il Cuore di Cristo”. “In altre occasioni – ha proseguito Francesco – ho detto ai seminaristi che devono fare questo cammino di configurazione con Gesù, il buon pastore, curando quattro aspetti: vita spirituale, studio, vita comunitaria e attività apostolica”. “Questa integrazione – ha spiegato – è necessaria, direi urgente, per diventare sacerdoti completi e rispondere alla vocazione ricevuta, nell’abbandono totale a Dio e ai fratelli, soprattutto a quelli che più soffrono”. “A questo proposito – ha continuato il Papa –, vorrei sottolineare la figura di uno tra i tanti santi pastori che la terra andalusa ha avuto nel corso della storia, quella del beato cardinale Marcelo Spínola y Maestre, che voi ben conoscete. Questo beato, maestro dei sacerdoti, diceva: ‘La virtù e la scienza sono le due cose che si devono insegnare preferibilmente agli aspiranti al sacerdozio, poiché la scienza senza virtù gonfia e non edifica e la virtù senza scienza edifica, ma non istruisce’. Ciò – ha commentato – significa, come abbiamo detto, che tutto nel sacerdote – preghiera, studio, fraternità, missione – è unito”. Dal Papa l’esortazione conclusiva: “Cari seminaristi, approfittate di questo intenso tempo di formazione, con il cuore in Dio, con le mani aperte e un grande sorriso per diffondere la gioia del Vangelo a quanti vi incontrano”.