“Le persone con disabilità non sono problemi ma risorse, piene di capacità e potenzialità anche apostoliche, come hanno suggerito Papa Francesco e il Sinodo”. A ribadirlo è don Samuele Ferrari, formatore e professore incaricato di catechetica e pastorale giovanile del Seminario arcivescovile di Milano, durante la sessione dedicata all’adolescenza all’interno del Convegno nazionale “Noi, non loro” in corso a Scampia (Na). Con questa ottica, il formatore ha offerto cinque riflessioni da tenere a mente, in relazione agli adolescenti con disabilità: “I cinque punti – ha spiegato – sono i talenti, i desideri, la condivisione, cioè mettere in comune ciò che si è e che si ha, la responsabilità di svolgere dei servizi, nella logica di ‘responsorialità’ definita dal professor Cristiano Ciferri, ovvero la risposta dell’uomo a un’invocazione che egli porta già dentro di sé e agli appelli fuori di sé che lo interrogano perché realizzi il progetto di vita nel compimento integrale, compresa la dimensione spirituale. Per ultimo punto – ha concluso – c’è la vocazione, ovvero la possibilità per l’adolescente di compiere dei piccoli passi, delle scelte, che lo porteranno a diventare adulto”.