Una conferenza internazionale per l’abolizione universale della maternità surrogata: si terrà il 5 e il 6 aprile a Roma, presso l’Università Lumsa. L’evento trae spunto dalla Casablanca Declaration, documento firmato il 3 marzo 2023 da 100 esperti di diverse discipline scientifiche di 75 nazionalità diverse. La dichiarazione promuove la messa al bando della maternità surrogata e l’adozione di misure a livello globale per vietare qualsiasi valore legale ai contratti che impegnino una donna a portare avanti una gravidanza per far nascere un bambino, e per sanzionare quanti hanno parte in causa in queste situazioni. Obiettivo, l’adozione di un trattato internazionale per l’abolizione della maternità surrogata.
I lavori – in Sala Giubileo – vedranno la partecipazione del coordinatore della Casablanca Declaration, Bernard Garcia, e proporranno una serie di contributi internazionali nella dimensione del dialogo interattivo con i presenti e di un focus sulle prospettive per gli ordinamenti nazionali. Venerdì 5 aprile ci si confronterà nella sessione “Impegnarsi per l’abolizione universale della maternità surrogata” (ore 9 – 18.30). Tema della sessione di sabato 6 aprile, “Strumenti giuridici per l’abolizione universale della maternità surrogata” (ore 9 – 17). Nella prima giornata sono previsti gli interventi di Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, e di Miroslaw Wachowski, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali della Santa Sede. Tra i relatori della due giorni Alberto Gambino, presidente Associazione Scienza & Vita; Adriano Bordignon, presidente Forum associazioni familiari; Olivia Maurel, portavoce Casablanca Declaration; Jennifer Lahl, fondatrice Center for Bioethics and Culture Network e cofondatore di Stop Surrogacy Now; Marina Terragni, fondatrice di RadFem Italia; Birgit Kelle, giornalista, autrice di “I’ll buy myself a child”.