La Società italiana d’igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) ha inviato una lettera aperta al ministro della Salute Orazio Schillaci, con riguardo al Ddl “Semplificazioni e Prevenzione”, licenziato dal Consiglio dei ministri lo scorso 26 marzo, che intende allargare l’offerta di servizi con cui i cittadini potranno usufruire nelle farmacie. Un provvedimento – orientato a fornire al cittadino servizi essenziali di prossimità e che giunga a fare chiarezza in merito alle attività consentite – salutato con favore dalla Società scientifica, che si è sempre dimostrata aperta al confronto per raggiungere obiettivi di miglioramento della salute individuale e pubblica.
La Siti tuttavia, anche alla luce dell’esperienza maturata nel corso della pandemia Covid-19, non ha mancato di sottolineare con forza come tali servizi debbano essere accompagnati da attente valutazioni di sicurezza, qualità ed efficacia. I due temi di novità sono rappresentati dalla possibilità, soltanto per quelle farmacie che intenderanno esercitare tali prerogative, di somministrare i vaccini presenti nel calendario vaccinale del Piano nazionale della prevenzione vaccinale (Pnpv), alla cui definizione la Sitiha contribuito, ai soggetti di età superiore ai 12 anni, nonché di effettuare test diagnostici che prevedano il prelievo di campioni biologici a livello nasale, salivare e orofaringeo.
Con la lettera a Schillaci, spiega Roberta Siliquini, presidente Siti, “proponiamo che il ministero della Salute si faccia promotore dell’istituzione di un tavolo di confronto che veda coinvolti tutti gli attori del processo, al fine di garantire alla popolazione percorsi condivisi e sicuri su tutto il territorio nazionale”.