“Ad oggi parlare di una vera e propria emergenza in merito ai disturbi dello spettro autistico è d’obbligo”. Lo afferma Gianni Lanfaloni, psicologo clinico e responsabile Unità Dsa (Disturbi dello spettro autistico) dell’Istituto Serafico di Assisi che dal 1871 si pone come Centro di eccellenza nell’ambito della riabilitazione, della ricerca e dell’innovazione medico-scientifica per bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali. Oggi, Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, il Serafico lancia un allarme: basandosi sulle diagnosi effettuate nel corso degli ultimi cinque anni (2018-2023) si registra un aumento dell’11%. Secondo i dati dell’Istituto, infatti, dall’esame delle valutazioni clinico-funzionali svolte nell’ultimo quinquennio, il 36% dei bambini e ragazzi che ha avuto accesso alla valutazione è risultato affetto da disturbi dello spettro autistico. L’aumento del numero di casi, dunque, è fin troppo significativo. Le cause affondano le radici, come evidenziato da recenti studi statunitensi, nel complesso sistema della genetica e dell’epigenetica. E quindi entrano in campo la familiarità, l’essere portatori di determinate malattie, i fattori ambientali, le diagnosi tardive. “La diagnosi precoce infatti – prosegue Lanfaloni – permette alla famiglia di iniziare fin da subito un percorso riabilitativo che permette di recuperare moltissimo”.