Sono aperte le iscrizioni al XXV Convegno nazionale di pastorale della salute, in programma dal 7 al 15 maggio a Verona, sul tema “Non ho nessuno che mi immerga. Universalità e diritto di accesso alle cure”.
“Come prendersi cura di qualcuno è un tema che da sempre affascina l’umanità – si legge nella presentazione dell’evento -. Abbiamo iniziato dalla semplicità di piccoli gesti di aiuto per poi definire nel tempo forme di cura organizzata sempre più evolute. La sapienza del cristianesimo e il senso di una solidarietà diffuse hanno generato l’ospedale insieme ad altre strutture specializzate. Nel tempo, tutti i paesi nel mondo si sono dotati di un sistema più o meno ampio di assistenza”.
In Italia, la cura delle persone affette da problemi di salute ha un carattere universalistico. Chiunque risieda, anche temporaneamente, sul nostro territorio ha diritto ad essere curato. Oggi, proseguono i promotori dell’incontro, “questo sistema presenta punti di crescente criticità. Cosa pensare? Che fare? Quali correttivi applicare? Quale contributo può dare la comunità cristiana? Sono alcune delle domande che questo convegno nazionale vuole affrontare”.
Il programma prevede 14 sessioni tematiche preconvegnistiche (7 – 13 maggio) e sei sessioni plenarie (13 – 15 maggio). Si parlerà, fra l’altro, di accessibilità alle cure e fragilità del Ssn con Velia Bruno, direttore Centro nazionale Clinical Governance, Istituto superiore di sanità; di sanità a misura di persone con Francesca Di Maolo, presidente Istituto Serafico di Assisi; di come migliorare il Ssn con Mario Piccinini, direttore generale per la ricerca con delega ai rapporti con l’Università, Irccs Sacro Cuore Don Calabria. Ma anche di cura pastorale con il teologo don Marco Gallo, con mons. Carlo Maria Redaelli, presidente Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute della Cei e con don Massimo Angelelli, direttore Ufficio Cei per la pastorale della salute. E ancora: di autismo; ambiente e salute; dialogo come cura dell’anima; diaconi e cura spirituale sul territorio; hospice, empatia e fine vita, Welfare integrativo per le strutture cattoliche e di ispirazione cristiana. Qui il programma completo.