Il Summit S7, organizzato ieri a Roma per la prima volta nella storia da Uni-Ente italiano di normazione, nell’ambito della Presidenza italiana del G7 e il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha visto riuniti i vertici degli organismi di normazione nazionali dei Paesi del G7 oltre ai vertici di Cen-Comitato europeo normazione e Iso-Organizzazione internazionale di standardizzazione) per discutere, insieme agli stakeholder, il ruolo degli standard a supporto delle politiche mondiali. “La normazione internazionale si basa sul contributo degli enti nazionali, i quali devono garantire il rapporto con i mercati domestici per raccoglierne le esigenze e definirle in un modo consensuale e pienamente rappresentativo per poi sostenerle a livello mondiale”, ha sottolineato Ruggero Lensi, direttore generale di Uni.
Durante l’incontro i rappresentanti hanno evidenziato la necessità di promuovere e realizzare standard che non solo guidino l’innovazione tecnologica, ma che garantiscano anche l’equità sociale e la tutela dell’ambiente. Tra i temi all’ordine del giorno i progressi dell’IA e gli standard di sicurezza informatica. Dai diversi panelist è emersa la necessità di definire un quadro etico a sostegno di uno sviluppo sostenibile.
Il Summit ha inoltre svilupperà delle raccomandazioni ai leader del G7 affinché venga riconosciuto il ruolo cruciale della standardizzazione internazionale nel raggiungimento di progressi tecnologici, economici e sociali sostenibili. Per questo motivo gli organismi di standardizzazione devono essere visti come strumenti fondamentali per il beneficio e lo sviluppo della società, che opereranno al loro meglio a condizione che il G7 “promuova un ambiente inclusivo per lo sviluppo degli standard, coinvolgendo una più ampia gamma di stakeholder, tra cui ong, gruppi di cittadini e sindacati; si impegni per la continua evoluzione degli standard per tenere il passo con i progressi tecnologici; investa in programmi educativi e di formazione per aumentare la consapevolezza dell’importanza degli standard e garantirne l’effettiva applicazione in tutti i settori”.
“Quando si parla di transizioni sentiamo tutti un grande senso di urgenza. Occorre lavorare ad una transizione inclusiva, trasparente e giusta e questo è possibile combinando i talenti e senza improvvisarsi”, ha ricordato Sergio Mujica, segretario generale di Iso, durante i lavori. “Ed è proprio qui che entra in gioco la normazione tecnica. Non dobbiamo soltanto preoccuparci di implementare gli standard, ma di dimostrarne l’importanza e l’efficacia sia ai governi sia ai consumatori finali”, ha concluso Mujica.