“Democrazia significa antifascismo”. Lo ha detto Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica italiana, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di tre iniziative dell’associazione: l’incontro con Papa Francesco il 25 aprile, l’assemblea nazionale a Sacrofano dal 25 al 28 aprile e la presentazione del Bilancio di sostenibilità, che è stato premiato tra i migliori bilanci del Terzo settore. “Democrazia significa antifascismo, rifiuto di ogni dittatura e del fascismo che nega la libertà delle persone, in particolare la libertà di associazione, negazione che abbiamo patito come associazione”.
Durante l’incontro del 25 aprile con il Papa – che “per una felice concomitanza, non programmata ma provvidenziale”, come ha spiegato mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica, è coincisa con la Festa della Liberazione – l’attore Neri Marcorè leggerà alcuni brani su figure della Resistenza cattolica, che hanno militato nell’associazione e che “testimoniano il sacrificio di quelle generazioni”. “La Repubblica è qualcosa che si fa quotidianamente”, ha proseguito Notarstefano: “C’è lo insegna il presidente Mattarella e ce lo ha insegnato Vittorio Bachelet: non può essere data per scontata, si costruisce ogni giorno”. “Il mondo cattolico – ha osservato mons. Giuliodori – fa memoria della Resistenza collegandolo alla sua capacità progettuale e profetica, che ha portato un grande contributo alla Costituzione e all’avvio della Repubblica: una memoria bella, dove i valori storici, culturali e spirituali si intrecciano in uno sguardo non ideologizzato. Dobbiamo sempre ricordarci che la libertà non è solo ‘libertà da’, ma ‘libertà per’: il mondo cattolico è resistente a tutto ciò che umilia l’uomo, come si legge nella recente Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della fede, Dignitas infinita”.