Parte domani l’edizione 2024 del Festival Sabir, evento diffuso e spazio di riflessioni sulle culture mediterranee nei luoghi simboli dell’Europa. “Sabir è l’occasione per ribadire ogni anno che le guerre e le altre crisi del nostro pianeta possono essere affrontate solo lasciando al centro le persone e i loro diritti, a prescindere dalla nazionalità”, spiega una nota.
Nel decennale del Festival per la prima volta si sdoppierà: dal 18 al 20 aprile l’appuntamento è a Prato. Ci si incontrerà poi una seconda volta a Roma in ottobre.
La tappa di Prato si focalizza in prevalenza sulle questioni nazionali, sul tema del lavoro e della cittadinanza, sulle prospettive delle politiche di ingresso e soggiorno, ma anche di detenzione e trattenimento, delle persone di origine straniera nel nostro Paese.
Caritas Italiana, sin dall’inizio tra i promotori del Festival Sabir, sarà presente a Prato con varie proposte, tra cui la presentazione dell’ultimo Rapporto Immigrazione e del documentario “Come sabbia al vento” e l’organizzazione di un convegno su vie legali e sicure d’ingresso. Altre decine di iniziative culturali animeranno il Festival fino alla sera di sabato 20 aprile.
A questo link è possibile conoscere il programma del Festival.