Diocesi: Torino, oltre 400 studenti all’“Officina Apprendisti”, un laboratorio di cittadinanza e di futuro per promuovere il valore della democrazia

Avvicinare i giovani al mondo della politica, spiegandone i vari aspetti attraverso un approccio e un linguaggio a loro misura, promuovendo il valore della democrazia come luogo del dialogo e della ricerca delle migliori condizioni per vivere, educando alla coscienza critica e alla cultura dell’approfondimento. E poi ancora, far conoscere il sistema delle istituzioni, parlare di valori, fornire ai ragazzi occasioni per esprimersi, ascoltando la loro voce per meglio comprendere ciò che pensano. Questi gli obiettivi di “Officina Apprendisti”, una delle iniziative lanciate dalle Piccole Officine politiche della Pastorale sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Torino che, attraverso un progetto realizzato con il sostegno della Fondazione Crt, quest’anno coinvolge complessivamente oltre 400 ragazzi di età compresa tra i dodici e i diciotto anni, perlopiù studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Torino e area metropolitana e giovani della scuola di formazione professionale.
“La militanza nei partiti sempre più rara, un diffuso sentimento di sfiducia e di distanza rappresentano i segni evidenti della generale crisi nel rapporto tra cittadini e mondo della politica”, viene spiegato in una nota, nella quale viene sottolineato che “ripartire dalle giovani generazioni è quindi importante, poiché spesso sono capaci di offrire occasioni di cambiamento e sono anche fonte di speranza. Registriamo infatti, in queste occasioni, segnali d’interesse e di partecipazione quando i giovani stessi sono messi nella condizione di sentirsi protagonisti e non solo ricettori di contenuti”.
“È importante – osserva mons. Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare di Torino – tener conto dei mutamenti avvenuti nelle idee e negli atteggiamenti dei giovani stessi. È cambiato il loro modo di approcciare e considerare le questioni sociali e, soprattutto, appaiono tutt’altro che indifferenti se avvicinati e stimolati nel modo giusto. Le iniziative dalla Pastorale sociale e del lavoro – sottolinea il vescovo – lo confermano e mostrano la forte esigenza di affrontare con le giovani generazioni i temi legati al sociale e al politico. Siamo altresì contenti di portare l’Officina Apprendisti come buona pratica all’interno del contesto della prossima Settimana sociale dei cattolici in Italia, che si terrà a Trieste dal 3 al 7 luglio”.
“Nei laboratori di politica di Officina Apprendisti, ma potremmo parlare anche di laboratori di ‘educazione civica’, si impiegano app che consentono di animare gli incontri, si svolgono lavori sui mezzi di informazione cartacei e virtuali, si utilizzano video e vengono organizzati incontri con testimoni significativi sia del passato sia del presente allo scopo di riflettere sui temi della democrazia e dei diritti, si organizzano ricerche per conoscere più in profondità il territorio dell’istituto scolastico che partecipa al progetto”, spiega Alessandro Svaluto Ferro, direttore diocesano della Pastorale sociale e del lavoro, aggiungendo che “tra le varie attività, vengono proposti giochi per insegnare il valore della cooperazione e simulare alcune attività svolte dal Consiglio comunale. È nostro interesse avvicinare i giovani alla bellezza dell’impegno per il territorio, appassionandoli alla politica con la P maiuscola”.

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