La dichiarazione “Dignitas infinita”, dedicata alla dignità della persona umana e pubblicata di recente dalla Congregazione per la Dottrina della fede, “ha una straordinaria profondità intellettuale, un’antropologia che risponde a ciò che l’uomo è e una grande profondità spirituale. Dovrebbe essere letta dai cattolici, ma anche da chiunque cerchi risposte alle grandi sfide del mondo in termini di rispetto della dignità umana”. Lo scrive, in una riflessione pubblicata dall’arcidiocesi di Santiago e pervenuta al Sir, mons. Fernando Chomali, arcivescovo di Santiago e presidente della Conferenza episcopale cilena.
“Questo testo – sottolinea mons. Chomali, che fa anche parte della Pontificia Accademia per la vita – ci mette di fronte al dramma del XXI secolo che, disconoscendo la dignità dell’essere umano, è entrato in una spirale di violenza e di violazioni della dignità umana che richiedono una denuncia chiara e inequivocabile. Un forte no a tutto ciò che minaccia l’essere umano è un forte sì alla vita, alla sua integrità fisica e psicologica, alla sua libertà e al diritto e dovere di sviluppare al massimo tutte le sue capacità, i suoi doni, i suoi carismi e le sue competenze che gli sono stati dati dall’impronta di Dio sul suo essere”. Secondo l’arcivescovo, “il principio fondamentale che anima questo documento è che la dignità dell’essere umano è radicata nel suo essere, e non in ciò che dice o fa. È una dignità intrinseca e indistruttibile che esiste ‘al di là di ogni circostanza’. Questo fatto è rilevante e significativo in quanto ci porta ad affermare che si tratta di una ‘verità universale’ e a proclamare ‘la pari dignità di tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro condizione di vita o dalla loro qualità di vita’. Ciò richiede un rispetto illimitato in ogni momento e in ogni condizione”.
Lo studio di questo documento “ci aiuterà a comprendere la grandezza della dignità umana e a lavorare di più per porre fine a tutto ciò che la contrasta”, conclude mons. Chomali.