Oggi, mercoledì 17 aprile, è stata inaugurata la mostra “I cattolici in Bulgaria – XVII-XX secolo – Testimonianze documentarie e libri nei fondi della Biblioteca nazionale Ss. Cirillo e Metodio”, presso la sede centrale della Biblioteca a Sofia. All’evento hanno partecipato la direttrice della Biblioteca, Krasimira Alexandrova, il consigliere del presidente della Repubblica per le questioni culturali, Plamen Slavov, il viceministro della cultura, Amelia Gesheva, mons. Petko Valov, nominato l’8 aprile da Papa Francesco vescovo per i cattolici di rito bizantino. Nel suo indirizzo di saluto Alexandrova ha rilevato che nel 2024 ricorrono 350 anni dalla morte di Petar Bogdan, Filip Stanislavov e Petar Parchevic, vescovi bulgari cattolici del XVII secolo, eroi nazionali bulgari. I documenti che presenta l’esposizione invece sono in italiano, latino, turco e bulgaro mentre i chierici sempre hanno sottolineato le loro origini bulgare. A nome del presidente della Repubblica l’indirizzo di saluto è stato letto dal suo consigliere Slavov che ha rilevato il grande valore e interesse che suscita la mostra. Il viceministro Gesheva invece ha sostenuto che il contributo dei cattolici deve essere pubblicizzato ancora di più e le loro opere le deve conoscere ogni bulgaro. L’autore della mostra Radoslav Spasov ha sottolineato il ruolo del primo vescovo cattolico bulgaro Ilia Marinov e il fatto che Petar Bogdan scrive la prima storia bulgara che presenta all’estero cercando sostegno per la liberazione del suo popolo dagli ottomani. L’autore ha menzionato anche Filip Stanislavov, autore del primo libro bulgaro stampato e fondatore della scuola grammatica a Trancioviza. Infine, ha ricordato anche la figura di Pavel Duvanliata, poeta molto importante e altro artefice per la liberazione. La mostra si può vedere fino al 9 maggio.