Autonomia differenziata: mons. Raspanti (Acireale), “rischia di accentuare a dismisura le diseguaglianze”

“La legge in discussione alla Camera ha dei rischi: percepiamo che se non è ben seguita e ben architettata, rischia di accentuare a dismisura le diseguaglianze tra i territori d’Italia”. Così il vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana, mons. Antonino Raspanti, intervenendo alla trasmissione “L’intervista” in onda stasera, alle 20.30, su Rei Tv. “La nazione non può essere spaccata in due, come lo è già dal punto di vista infrastrutturale e del reddito – aggiunge –. Alcuni territori non devono rimanere sganciati, ghettizzati. Le diseguaglianze sono insopportabili perché creano problemi di tenuta sociale e di diritti così grossi che si potrebbe arrivare a vere rotture di ordine sociale e politico. Cosa che nessuno si auspica”.
Soffermandosi anche sulle infrastrutture, il vescovo ha evidenziato come “i nostri prodotti per arrivare in Centro Europa abbiano bisogno di una spesa enorme e subiscono ritardi per via delle infrastrutture”. “Viceversa il turismo per raggiungerci deve affrontare prezzi più alti. Quindi, partiamo da una posizione svantaggiata. Questo non è né corretto né giusto”. Tra gli altri temi, le migrazioni dei giovani, l’accoglienza dei migranti e i livelli essenziali delle prestazioni sanitarie. “La gente già oggi non riesce a comprare le medicine. Vogliamo peggiorare ancora questa situazione? Serve una politica di ampio respiro e di vera progettazione”.
Infine, l’appuntamento elettorale per le elezioni europee. “Il rischio dell’astensionismo è reale, perché l’Europa è sentita o fatta avvertire come lontana, a mio parere ingiustamente. Senza l’Ue noi saremmo molto indietro. Ma queste cose non vengono raccontate. Anche noi come vescovi siciliani faremo un appello al voto”.

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