Terzo appuntamento a Cittadella (Pd) giovedì 18 aprile alle ore 20.30 del ciclo di incontri formativi in preparazione alle elezioni europee dell’8-9 giugno 2024 dal titolo, “Voto Europa – Cosa si decide in Europa per noi”. Il percorso è promosso da Pastorale sociale della Diocesi di Padova – insieme ad Acli Padova, Azione cattolica diocesana, Csi Padova, Scuola di formazione all’impegno sociale e politico della Diocesi di Padova e in collaborazione con Aggiornamenti Sociali, Europe direct Padova e Europe direct Venezia Veneto. In questo terzo appuntamento Gianluca Toschi, professore di Economia dell’integrazione europea dell’Università di Padova approfondirà il tema Sviluppo economico e transizione digitale. In un comunicato diffuso oggi, la diocesi fa sapere che i prossimi appuntamenti sono in programma: venerdì 19 aprile a Monselice (parrocchia del Redentore, centro Don Bosco in via Costa Calcinara 101) per parlare di “Solidarietà europea e diritti sociali” con Giovanni Comazzetto, ricercatore in Diritto pubblico e costituzionale dell’Università di Padova; giovedì 16 maggio a Padova (Sala Cardinal Callegari, via Curtatone e Montanara 4 a Padova) con la partecipazione del gesuita padre Giuseppe Riggio, direttore della rivista Aggiornamenti Sociali che tratterà il tema Cittadini europei e sfide future. “In occasione delle elezioni europee – spiega suor Francesca Fiorese, responsabile della Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Padova – proponiamo occasioni di approfondimento perché siamo consapevoli che molte persone non conoscono a sufficienza le istituzioni europee e i loro compiti. Per questo e per spiegare come sono strutturati gli organi dell’Unione Europea abbiamo pensato in questa occasione, insieme ad altri soggetti, una serie di appuntamenti in cui focalizzare l’attenzione, con l’aiuto di relatori esperti e qualificati, sui valori europei, le politiche energetiche, gli obiettivi, le problematiche aperte, nella speranza di stimolare il dibattito e aiutare ad esprimere poi un voto consapevole, oltre che avere una maggiore coscienza di cosa significhi essere cittadini europei”.