“Ci uniamo al Santo Padre nell’appello affinché tacciano le armi e si possa tornare a dialogare. Le prime vittime di ogni conflitto sono i più fragili: donne, bambini, anziani. Non dimentichiamoci di loro”. Lo ha dichiarato il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, in merito all’ennesima escalation di violenza in Medio Oriente.
“Desidero invitarvi tutti – aggiunge il card. Lojudice – a pronunciare almeno una volta al giorno la parola pace! Santa Caterina ci dice ancora oggi che ‘abbiamo taciuto abbastanza. È ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito’. Non possiamo rassegnarci alla logica della guerra, della violenza e della contrapposizione. Questo mai!”.
“La pace – conclude il card. Lojudice – va costruita ogni giorno anche nella nostra vita quotidiana. Non pensiamo che sia un valore astratto, ma deve essere uno stile di vita. Non parole, ma fatti. Non possiamo permetterci più di ignorare chi soffre ed è in guerra. Papa Francesco ce lo ha detto siamo tutti la stessa barca!”.