Visita ufficiale della Conferenza episcopale di Francia (Cef) in Egitto, dal 9 al 13 aprile. La delegazione è composta da tre vescovi: mons. Eric de Moulins-Beaufort, arcivescovo di Reims e presidente della Cef, mons. Laurent Ulrich, arcivescovo di Parigi e ordinario dei cattolici orientali in Francia, e mons. Matthieu Rougé, vescovo di Nanterre, diocesi partner della diocesi di Giza, nonché padre Hugues de Woillemont, segretario generale e portavoce della Cef. “Mentre i cristiani vedono peggiorare da anni la loro situazione in Oriente, in particolare con l’emergere di Daesh, i vescovi francesi – si legge in un comunicato della Cef – hanno ribadito l’amicizia della Chiesa di Francia per i suoi fratelli e sorelle cristiani in Egitto” ricordando “i legami storici che uniscono i cattolici francesi e i cristiani di queste regioni – di cui l’Œuvre d’Orient è uno degli esempi”. In una conferenza stampa che si è tenuta ieri, in diretta dal Cairo, mons. de Moulins-Beaufort, mons. Ulrich, mons. Rougé e padre de Woillemont hanno elogiato “la qualità dei loro scambi con le Chiese e i patriarchi locali incontrati durante questi cinque giorni di viaggio al Cairo e alla diocesi di Giza”. La delegazione ha ricordato “la grande sfida, per questa regione al centro di forti tensioni geopolitiche, economiche e sociali, del mantenimento di una presenza cristiana in Oriente, in particolare attraverso le numerose scuole cattoliche del Paese: un tema affrontato dai vescovi nel corso dell’incontro con l’ambasciatore francese in Egitto, Eric Chevallier, e il segretario generale dell’Educazione cattolica locale”. Non è la prima volta che una delegazione di vescovi francesi si reca in Medio Oriente. Dopo il Libano nel 2022 e l’Iraq nel 2023, questo viaggio è il terzo della Cef alle Chiese orientali.