È in programma per martedì 16 aprile alle 20.30 (al Centro culturale diocesano Paolino d’Aquileia, a Udine) il secondo incontro pubblico del percorso “Solidarietà per Azioni”. Protagonisti di questo nuovo appuntamento dal titolo “Progetti e comunità a tutela dei beni comuni” saranno Angelo Floramo, scrittore e vincitore del Premio Nonino Risit D’Aur 2024 insieme alla cooperativa “Insieme frutti di pace” (Bosnia-Erzegovina), e Massimo Morettuzzo, tra i promotori del progetto Pan dal Des (Distretto economia solidale del Friûl di mieç).
L’ultimo dei tre incontri pubblici si terrà invece martedì 14 maggio con un doppio intervento, si comincerà con “…da mille sentieri e da mille strade…”, la presentazione dell’esperienza del doposcuola della Bellavitis di Udine, a seguire Alberto Fabris e Giorgio Volpe del Movi (Movimento di volontariato italiano) affronteranno il tema “Quale sfida oggi per il volontariato? Come costruire e praticare un progetto di cittadinanza attiva”.
“Viviamo un tempo complesso – spiegano i promotori –, di vera e propria crisi epocale, segnato da guerre, collasso climatico, crescenti disuguaglianze e un’evidente crisi della democrazia. In questo contesto desideriamo continuare a costruire e praticare, con ancora maggior convinzione e forza, progetti di partecipazione e di cittadinanza attiva, per una società improntata sulla difesa dei diritti umani. ‘Solidarietà per Azioni’ è dunque rivolto a quanti sono interessati a conoscere più da vicino il mondo della solidarietà, in particolare quella internazionale. Il percorso inoltre prepara ad un viaggio di conoscenza in Italia o all’estero, nelle realtà in cui siamo sono impegnati in programmi di cooperazione o missione”.
“Solidarietà per Azioni” 2024 è organizzata e promossa da Cevi, Centro di accoglienza Ernesto Balducci, Caritas diocesana di Udine, Solidarmondo, Missionari Saveriani, Suore Rosarie, Bottega del Mondo, Il Piccolo Principe, Movi, Centro missionario diocesano di Udine e Suore della Provvidenza. Il progetto è realizzato con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia attraverso la legge regionale 19/2000.