La notte tra giovedì e venerdì scorso, si è verificato un nuovo furto ai danni delle Acli di Roma, “suscitando profonda preoccupazione nell’associazione”, si legge in un comunicato delle Acli. Il furgoncino refrigerato, fondamentale per le operazioni di distribuzione dei pasti e degli alimenti raccolti destinati a 43 organizzazioni ed enti benefici della città, è stato nuovamente rubato. Questo mezzo è essenziale per raggiungere i più fragili residenti nelle periferie romane, portando loro sostegno e aiuto in un momento di necessità. La scomparsa del veicolo, che al momento del furto era carico di generi alimentari destinati alle opere di carità nella capitale, è stata tempestivamente denunciata dalle Acli di Roma, consentendo alle forze dell’ordine di avviare le ricerche. Fortunatamente, il furgone è stato rintracciato sul Gra, in condizioni pessime e privo del suo carico solidale. Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma, ha espresso “profonda inquietudine e preoccupazione per questo ulteriore episodio criminale ai danni dell’associazione”: “Già lo scorso 9 gennaio avevamo subito lo stesso furto e ora siamo di nuovo vittime di chi sembra averci preso di mira”, ha dichiarato Borzì. “Siamo rammaricati – ha aggiunto – non solo perché questo nuovo furto e i relativi danni porteranno nuovi rallentamenti nelle nostre attività solidali, ma anche perché siamo dispiaciuti nei confronti di coloro che ci avevano generosamente aiutato a rimettere in pista il furgone dopo il primo furto. Grazie a una straordinaria gara di solidarietà, avevamo potuto ripararlo in tempi brevi, ora ci troviamo a pochissime settimane di distanza ad affrontare lo stesso problema. Questi reiterati episodi criminali mettono in crisi il lavoro dei volontari, i quali ogni anno percorrono oltre 61.000 chilometri per portare sostegno ai più fragili nelle strade di Roma, ma non ci fermeremo di certo di fronte a questi atti vili. Ringraziamo le forze dell’ordine per l’ottimo lavoro svolto, e garantiamo a tutti di tornare operativi al più presto perché al male possiamo e sappiamo rispondere solo con la forza del bene comune che vogliamo continuare a costruire nella città”.