Martedì 16 aprile, alle ore 10, presso la Sala Stampa della Camera dei deputati, Fondazione Soleterre presenta il progetto di una rete nazionale di supporto psicologico alle famiglie con bambini malati di cancro. Nella lotta al cancro infantile, il supporto psicologico è metà della cura, evidenzia la Fondazione. È provato che a un maggior benessere mentale corrispondano tassi di guarigione più alti. Per questa ragione Soleterre ha creato una rete di supporto psicologico alle famiglie con bambini malati di cancro e con patologie croniche affinché nessun bambino malato debba essere lasciato solo. La rete sarà necessaria fino a che non verranno strutturati gli psicologici in tutti i reparti pediatrici italiani e non vi sarà accesso gratuito ai servizi di supporto psicologico territoriali. L’obiettivo di Soleterre nel lungo periodo è infatti che sia inserito uno psicologo in ogni reparto ospedaliero italiano. Il meccanismo di inserimento è tramite borsa di studio/specializzazione annuale, finalizzata nel lungo termine alla strutturazione a tempo indeterminato da parte del Ssn. Questo tipo di ingaggio permette una presa in carico dei pazienti nel tempo, stabile e continuativa. Per raggiungere questi obiettivi sono necessari importanti investimenti a livello nazionale: Soleterre chiede infatti che sia realizzato un programma di investimenti per portare l’importo destinato ai servizi ospedalieri e territoriali di neuropsichiatria infantile dal 3,4% attuale al 10% della spesa sanitaria complessiva, come avviene nei principali Paesi ad alto reddito.
Oggi, invece, con un rapporto di 2,2 ogni 100mila abitanti, in Italia il numero di psicologi ospedalieri è scarso: ad esempio, su 82 psicologi presenti nelle oncologie pediatriche italiane, di cui solo il 28% con un contratto di lavoro indeterminato, Soleterre ne finanzia già 8. La maggioranza dei servizi psiconcologici in ambito ospedaliero risulta infatti affidata a professionisti precari, con contratti rinnovati di anno in anno o con borse di studio supportate dal Terzo Settore. Questa tendenza pesa ovviamente sia sulla qualità di vita dei professionisti, sia sulla possibilità di garantire percorsi stabili ai pazienti e alle loro famiglie.
Nei consultori (secondo l’Istituto superiore di sanità) la figura dello psicologo è stata definita con un rapporto di 2,38 ogni 100mila abitanti e solo poche Regioni riescono a soddisfare questo standard. Uno studio effettuato dal Centro per la ricerca economica applicata in sanità nel 2019 sul fabbisogno di psicologi per il trattamento psicoterapico dei più comuni disturbi psicologici è di 1 psicologo ogni 1.500 abitanti. Di fatto quindi, nelle diverse situazioni di bisogno occorre pagare per accedere al supporto psicologico. In Italia 6 bambini su 10 sotto i sei anni e 7 su 10 sopra i sei anni mostrano problemi psico-comportamentali con il rischio di sviluppare disturbi più severi tre volte maggiore rispetto al pre-pandemia (Fonte Istituto Piepoli, report per il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi). Il 50% delle patologie psichiatriche esordisce prima dei 14 anni di età (dati Oms). In Italia solo 1 adulto su 5 riceve un aiuto psicologico in caso di malattia oncologica e mancano dati aggiornati in merito all’oncologia pediatrica.
Alla presentazione di martedì 16 aprile a Roma interverranno Licia Ronzulli, vice presidente del Senato, Gian Antonio Girelli, membro della Commissione Affari sociali della Camera, Ilenia Malavasi, membro della Commissione Affari sociali della Camera, Roberto Natale, direttore di Rai per la sostenibilità – Esg, Damiano Rizzi, fondatore e presidente di Fondazione Soleterre, Davide Arduini, Ceo e founder dell’agenzia creativa Different e presidente di Una, aziende della comunicazione unita, Andrea Cimenti, Ceo dell’agenzia creativa Different.
Da lunedì 15 al 21 aprile, grazie al supporto informativo da Rai per la Sostenibilità – Esg, sarà inoltre trasmessa, attraverso i canali editoriali Rai, la nuova campagna sms di Fondazione Soleterre per finanziare borse di studio/specializzazione per giovani psicologi all’interno dei reparti di oncologia pediatrica, con l’obiettivo di arrivare nel lungo periodo alla loro strutturazione a tempo indeterminato da parte del Ssn.