“Ogni volta che vengo, nello sguardo e nell’incontro con voi colgo la luce che vi abita. Noi non siamo i nostri errori, voi non siete i vostri errori ma siete terreno abitato da Dio”. Lo ha detto l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, durante la tradizionale Messa pasquale con i detenuti del carcere cittadino, tenutasi all’inizio della settimana. “La notizia che ci fa bene a tutti – ha rimarcato Tisi – è che Dio si fa uomo e che quindi la realtà umana è abitata da Dio e nulla di quello che si sperimenta nell’umano è estraneo a Dio: anche Lui non ha casa, ha conosciuto l’esilio, l’esperienza del lavoro, la fame e la sete, il carcere e muore fuori dalla città. Prego perché non muoia mai la fiducia in voi stessi e la speranza che vi abita. Ricordatevelo sempre: siete amati da Dio, voi non siete il vostro errore”. Hanno partecipato alla celebrazione i vertici della Casa Circondariale, il personale di polizia penitenziaria, i coordinatori e volontari. Hanno concelebrato don Mauro Angeli, cappellano del carcere e don Mauro Leonardelli, delegato diocesano dell’Area Testimonianza. L’incontro è stato aperto dal saluto di uno dei detenuti della struttura: “Nel nostro percorso di vita la fede occupa un posto importante: è l’appiglio nei momenti di fatica, la speranza nei momenti bui. La Pasqua ci doni la pace di Gesù, la capacità di perdonare e chiedere perdono, la possibilità di avere una vita libera e serena”.