“Gesù mostra le sue piaghe, il segno vivo della presenza dell’amore risorto dalla passione: un amore che vince gli ostacoli ed entra nella vita di tutti”. Lo sottolinea il vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, commentando il vangelo della Terza Domenica di Pasqua. “Il tempo della Pasqua è il tempo dell’incontro con il Cristo Risorto, un incontro – osserva il presule – raccontato dagli Evangelisti nelle forme proprie di ciascuno”. Così, nel brano del Vangelo che leggiamo il prossimo 14 aprile, è Luca a raccontarci dell’incontro di Gesù con i suoi discepoli di ritorno da Èmmaus.
Ancora una volta, Gesù li invita a credere che lui non è un fantasma, che il suo corpo è reale e glorioso perché porta i segni della Passione e della Risurrezione. Di più, le stimmate che Egli mostra ai discepoli rappresentano un’ulteriore esortazione ad essere credenti: “Il corpo del Signore è reale e illuminato dallo Spirito: ecco come Gesù ha davvero rinnovato la storia del mondo, ecco perché egli ci chiama a nutrire una passione grande per la vita, che è dono. Le sue piaghe sono il segno vivo della presenza dell’amore risorto dalla passione, un amore che vince gli ostacoli ed entra nella vita di tutti”, conclude mons. Spinillo.