In Italia, la Corte costituzionale è semisconosciuta per l’85% della popolazione. Una forma pericolosa di analfabetismo istituzionale, soprattutto in tempi di crisi della democrazia. Far conoscere al di fuori delle mura di Palazzo della Consulta il lavoro prezioso, infaticabile che ogni giorno i giudici costituzionali portano avanti per dare vita alle parole della Costituzione è l’obiettivo del libro di Giuliano Amato e Donatella Stasio dal titolo “Storie di diritti e di democrazia. La Corte costituzionale nella società” (Feltrinelli 2023). Un viaggio che gli autori compiono per raccontare le sentenze che hanno cambiato la vita del nostro Paese. Il volume farà da sfondo al dibattito “Comunicare le istituzioni: come e perché”, in programma domani, venerdì 12 aprile, a Milano, alle 15, nella Sala Negri da Oleggio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (largo Gemelli 1).
Ai saluti istituzionali di Guido Merzoni, preside della Facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Ateneo, seguirà una breve introduzione alla discussione dei professori della Cattolica, Barbara Boschetti e Michele Massa, entrambi docenti di Istituzioni di diritto pubblico. Moderati da Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, interverranno al dibattito, in collegamento da remoto, Giuliano Amato, presidente emerito della Corte costituzionale, Raffaella Calandra, capo ufficio stampa del ministero della Giustizia, Donatella Stasio, giornalista, già responsabile della comunicazione della Corte costituzionale, Francesco Viganò, giudice della Corte costituzionale.