Sant’Anna di Stazzema, la frazione in provincia di Lucca dove il 12 agosto 1944 si consumò un drammatico eccidio nazifascista ha ricevuto oggi dalla Commissione europea il marchio di patrimonio europeo perché “ha svolto un ruolo significativo nella storia, nella cultura e nello sviluppo dell’Unione europea”. Insieme a Sant’Anna, altre sei località fanno parte da oggi del gruppo di 67 siti che rappresentano per gli europei tutti un’eredità da custodire e far fruttare. Nell’elenco si sono infatti aggiunti i paesaggi cistercensi che collegano l’Europa (noti anche come “cisterscapes”), in Austria, Repubblica Ceca, Germania, Polonia, Slovenia; il monastero di Monastero di San Jerónimo de Yuste, a Cuacos de Yuste, in Spagna, la chiesa di Nostro Signore ad Amsterdam, un prezioso esempio di chiesa nascosta, il teatro delle marionette “Toone” a Bruxelles, il poema epico Kalevala dalla Finlandia, e ancora l’Athenaeum rumeno, a Bucarest, sala concerti e sede della Filarmonica “George Enescu”. La cerimonia di premiazione si terrà il 17 aprile ad Anversa, in Belgio. Per concorrere al premio, i siti devono dimostrare l’importanza europea, comunicare efficacemente al pubblico i loro legami storici europei dimostrare la capacità di svolgere attività di networking e collaborazioni nel contesto dei siti che hanno il marchio del patrimonio europeo. In Italia ci sono già 4 siti che hanno ottenuto questo riconoscimento: la casa museo di Alcide de Gasperi, il Forte di Cadine, l’area archeologica di Ostia antica, il Manifesto di Ventotene.