Pubblicità patatine: Aiart, “soddisfazione per la sospensione dello spot, continueremo la vigilanza sui media”

“Con soddisfazione abbiamo appreso che l’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria ha accolto il nostro appello all’immediata sospensione dello spot diffuso da Amica chips”. Lo si legge in una nota diffusa ieri sera dall’Aiart. Il Comitato di controllo “ha ingiunto le parti coinvolte di desistere dalla diffusione di tale campagna ritenendola in contrasto con l’art. 10, quello sulle ‘Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona’ del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale, secondo il quale ‘la comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose'”, ricorda l’Aiart. Nelle motivazioni della sua decisione, il Comitato spiega che “il parallelismo che il messaggio instaura tra la patatina, descritta come ‘il divino quotidiano’, e l’ostia, che rappresenta evidentemente il divino, si sostanzia nella derisione del senso profondo del sacramento dell’Eucaristia, rendendo più che ragionevole che il credente e non solo si senta offeso”.
“Ci riconfermiamo – afferma il presidente nazionale dell’Aiart, Giovanni Baggio – come rappresentanti di tutti gli spettatori-utenti che hanno interesse affinché il linguaggio pubblicitario sia rispettoso di tutte le fedi religiose e invitiamo i creativi ad essere maggiormente rispettosi delle identità culturali e religiose e a lavorare per spot che siano inclusivi e che si rivolgano a tutti gli utenti in un modo attento a non creare disagio e disapprovazioni”.
“Lavoriamo insieme per una civiltà che ha bisogno di crescere nel rispetto delle identità culturali e religiose”, conclude Baggio rivolgendosi ad alcuni pubblicitari che spesso non tengono conto di chi sta davanti alla tv o in rete.
L’Aiart continuerà a lavorare per la tutela degli spettatori utenti che hanno diritto, garantito dalla Costituzione, ad essere rispettati dai media nella loro identità culturale, sociale e religiosa.
L’associazione, che nei giorni scorsi aveva ricevuto molte segnalazioni da parte di utenti che avevano ritenuto “blasfemo” lo spot di Amica chips, “continuerà a svolgere la sua azione di vigilanza sui media e se necessario chiederà anche l’applicazione di sanzioni”.

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