Esplosione centrale idroelettrica nel Bolognese: Acli, “vicinanza alle famiglie delle vittime. Serve impegno costante per proteggere la vita dei lavoratori”

“Ogni morte sul lavoro è una tragedia che va oltre il singolo individuo, riguarda l’intera società. Siamo tutti chiamati ad un impegno costante per proteggere la vita e la dignità dei lavoratori”. Così Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, sull’esplosione avvenuta ieri nella centrale idroelettrica di Suviana, dove hanno perso la vita tre persone. In una nota, le Acli esprimono la loro vicinanza e il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime, augurandosi che, in queste ore di apprensione, giungano presto notizie confortanti per i dispersi e i feriti.
Stefano Tassinari, vicepresidente delle Acli, ha spiegato: “Non spetta certo a noi valutare come possa essere successo, ma è l’ennesima tragedia, se non strage, di lavoratori, in un quadro che già vede nei primi due mesi dell’anno un aumento di quasi il 20% dei morti (+19% secondo i dati Inail). Un tale incremento ci sconvolge e merita degli interventi straordinari, molto più di quanto fatto finora. La strage deve cessare, non si può continuare a morire di lavoro”.

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