“La vita nuova, iniziata nel Battesimo, è un cammino. E non c’è pensione, in questo! Nessuno in questo cammino va in pensione, si va sempre avanti. Dopo tanti passi nel cammino, forse abbiamo perso di vista la vita santa che scorre dentro di noi: giorno dopo giorno, immersi in un ritmo ripetitivo, presi da mille cose, frastornati da tanti messaggi, cerchiamo ovunque soddisfazioni e novità. Cerchiamo stimoli e sensazioni positive, ma dimentichiamo che c’è già una vita nuova che scorre dentro di noi e che, come brace sotto la cenere, attende di divampare e fare luce a tutto quanto”. Lo ha detto Papa Francesco questo pomeriggio nell’omelia della liturgia penitenziale, nella parrocchia di San Pio V, a Roma. La celebrazione apre l’iniziativa quaresimale “24 ore per il Signore”, promossa dal Dicastero per l’Evangelizzazione, che ogni anno si celebra nelle diocesi di tutto il mondo, alla vigilia della IV Domenica di Quaresima, Domenica “in Laetare”.
Soffermandosi sulla “cenere, che si è depositata sul cuore”, il Pontefice ha ribadito che “nasconde la bellezza alla vista della nostra anima”. “Allora Dio, che nella vita nuova è nostro Padre, ci appare come un padrone; invece di affidarci a Lui, contrattiamo con Lui; invece di amarlo, lo temiamo. E gli altri, anziché essere fratelli e sorelle, in quanto figli dello stesso Padre, ci sembrano ostacoli e avversari: i loro difetti ci paiono esagerati e i loro pregi nascosti; quante volte siamo inflessibili con gli altri e indulgenti con noi stessi!”. Una situazione di fronte alla quale, secondo Francesco, “abbiamo bisogno di una segnaletica nuova in questo cammino, di un cambio di passo, di una direzione che ci aiuti a ritrovare la via del Battesimo, la nostra bellezza originaria, il senso di andare avanti”. Qual è la via per riprendere il cammino della vita nuova? – è la domanda a questo punto del Papa. Ecco la risposta: “È la via del perdono di Dio”. “Dio non si stanca mai di perdonare – ha aggiunto a braccio chiedendo ai fedeli di ripeterlo con lui . Il dramma è che siamo noi a stancarci di chiedere perdono a Lui. Il perdono divino fa proprio questo: ci rimette a nuovo – ha aggiunto -. Ci ripulisce dentro, facendoci tornare alla condizione della rinascita battesimale: fa scorrere di nuovo le fresche acque della grazia nel cuore, inaridito dalla tristezza e impolverato dai peccati. Il Signore toglie la cenere dalla brace dell’anima, deterge quelle macchie interiori che ci impediscono di confidare in Dio, di abbracciare i fratelli, di amare noi stessi. Lui perdona tutto. perché Lui non si stanca mai di perdonare. Il perdono di Dio ci restituisce una vita e una vista nuova”.