Si teme che fino a 200 donne, ragazzi e bambini siano stati rapiti dai miliziani di Boko Haram in un campo sfollati nel nord-est della Nigeria, per la precisione a Gamboru Ngala, una città mercato nello Stato di Borno, mentre andavano a raccogliere legna da ardere. A denunciarlo è Porte Aperte/ Open Doors in un comunicato diffuso oggi. “Siamo inorriditi da quest’ultimo rapimento di massa di donne e bambini da parte di Boko Haram in Nigeria e chiediamo il loro immediato rilascio”, dichiara Jo Newhouse, portavoce di Open Doors. “Per molti di noi questo evento ricorderà quando 276 studentesse, per lo più cristiane, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, furono rapite dallo stesso gruppo terroristico islamico nella scuola secondaria di Chibok (anch’essa nello Stato di Borno) nell’aprile 2014. Ma non si tratta di rapimenti isolati”. La ong ricorda che gli attacchi e i rapimenti (in particolare nel Nord della Nigeria) si sono fortemente intensificati nell’ultimo decennio. “I cristiani sono tra coloro che vengono presi appositamente di mira”. Il portavoce di Open Doors ritiene inoltre che “il governo nigeriano non sta adempiendo al suo dovere di proteggere i suoi cittadini dalla violenza di questi attacchi”. E continua: “La proliferazione delle armi, l’impunità e l’inazione del governo hanno permesso l’espansione di Boko Haram e l’aumento della violenza nel nord della Nigeria, dove gli attacchi di bande armate a villaggi e scuole sono diventati endemici”. Secondo una ricerca di Porte Aperte, si stima che più di 37.500 persone siano state uccise dall’inizio dell’insurrezione di Boko Haram nel 2011. La Nigeria è al 6° posto nella World Watch List di Porte Aperte, il report che monitora la persecuzione anticristiana nel mondo. Jo Newhouse, infine, fa questo appello: “Chiediamo con urgenza al Presidente nigeriano di lavorare alacremente alla liberazione delle persone rapite in questo spaventoso attacco a un gruppo di persone già traumatizzate e sfollate a causa dell’insicurezza. Boko Haram è noto per aver preso di mira i cristiani, per aver rapito e ucciso uomini e per aver rapito, violentato e sposato con la forza donne e ragazze. Esortiamo, inoltre, il governo nigeriano a lavorare per liberare gli ostaggi già detenuti da Boko Haram, comprese le giovani cristiane come Leah Sharibu e le ragazze di Chibok che sono ancora prigioniere”. Ad oggi, più di 100 ragazze di Chibok sono ancora prigioniere. Le famiglie degli ostaggi non ricevono quasi mai aggiornamenti sugli sforzi del governo per liberarle.