“Compito di un Ateneo cattolico, alla luce delle indicazioni offerte dal Magistero di Papa Francesco, è quello di aiutare i giovani: a essere artefici di uno sviluppo davvero sostenibile e attento alle necessità di tutti, soprattutto i più poveri ed emarginati; a essere protagonisti di una cultura della fratellanza che sappia valorizzare le differenze e disarmare con la solidarietà la violenza che sta distruggendo relazioni e convivenze tra popoli; a ridisegnare il volto dell’umano sfigurato da visioni e modelli che snaturano il senso degli affetti, la dimensione trascendente della vita umana, la domanda di verità e di bene che abita il cuore di ogni donna e di ogni uomo”. Lo sottolinea la Presidenza della Conferenza episcopale italiana nel messaggio per la 100ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore che si celebrerà domenica 14aprile sul tema “Domanda di futuro. I giovani tra disincanto e desiderio”.
Nel testo, i vescovi indicano alcune condizioni perché il compito educativo e formativo dell’Ateneo possa dispiegarsi pienamente e con frutto. Una dimensione da tenere in considerazione è quella “legata alle sfide poste dalle innovazioni scientifiche e tecnologiche. Gli sviluppi dell’intelligenza artificiale interpellano la comunità scientifica e la società civile sotto diversi profili. È certamente doveroso valorizzare le tante opportunità offerte sapendo, allo stesso tempo, valutare le implicazioni etiche, culturali, sociali ed economiche”. “Ricerca scientifica, valutazione etica, processi formativi, implicazioni socioculturali richiedono, pertanto, una visione d’insieme e un approccio transdisciplinare”, ammoniscono i presuli: “Sono le caratteristiche proprie di una comunità accademica plasmata da un approccio davvero unitario e universale, come quello che scaturisce da un sentire autenticamente cattolico, aperto cioè alla totalità e attento a tutti i valori in gioco”. La terza e ultima condizione, osserva la Presidenza Cei, “è costituita dall’urgenza che i giovani non solo ritrovino fiducia e speranza, ma siano davvero consapevoli e protagonisti di un cambiamento non meno epocale nelle valutazioni e nelle scelte rispetto a quanto sta accadendo in ambiti decisivi per il presente e il futuro dell’umanità”. I vescovi concludono assicurando: “Accompagniamo, quindi, con l’affetto e la preghiera la missione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nella consapevolezza che, come ha detto Papa Francesco, ‘è forse quell’umanesimo chiaro, quell’umanesimo che fa capire che l’uomo ha dei valori e che vanno rispettati: questa è forse la cosa più bella e più grande delle vostre università’ (Udienza per il centenario della Federazione internazionale delle Università Cattoliche, 19 gennaio 2024)”.