Nel corso della conferenza stampa che oggi ha chiuso i lavori della plenaria primaverile della Conferenza episcopale austriaca (Öbk), è stato ampiamente analizzato lo scenario locale e continentale in vista delle prossime elezioni europee. I vescovi austriaci si dimostrano europeisti convinti: le diverse sfide che il mondo e con esso l’Europa si trovano ad affrontare vanno risolte – sostengono – in modo solidale, anche sulla base del fondamento dei valori cristiani e del contributo che i cristiani hanno dato all’europeismo. Rivolgendosi a tutti i cittadini dell’Ue, i vescovi lanciano un appello per esercitare il diritto di voto “al fine di plasmare in modo costruttivo l’Europa e rafforzare la democrazia”, e ricordano le origini dell’Unione europea come progetto di pace e i “visionari profondamente cristiani” che hanno dato impulso alla sua fondazione. Finora l’Ue è stata all’altezza del suo “scopo primario” di creare una pace sostenibile “attraverso la riconciliazione tra nazioni un tempo nemiche”. Allo stesso tempo, “la terribile guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina” mostra chiaramente “quanto sia importante e allo stesso tempo in pericolo” la pace. I vescovi esprimono preoccupazione per la fede cristiana come fondamento di valori, “che rischia sempre più di essere dimenticata”. L’Unione europea si fonda sul pieno rispetto della dignità di ogni essere umano: “laddove l’Europa perde queste basi, le persone alla fine sono sempre in pericolo”, avvertono i vescovi. L’Öbk confida nella “maturità e nel giudizio” degli elettori alle elezioni europee del prossimo giugno. Il vescovo di Linz, Manfred Scheuer, in qualità di vicepresidente della Conferenza episcopale austriaca, ha menzionato, tra i criteri da considerare, il rispetto dei diritti umani e della dignità umana, la crisi climatica, la volontà di solidarietà con i più deboli della società e il rispetto delle norme costituzionali.