Trasmettere un approccio positivo incoraggiando le donne e le ragazze che subiscono la violenza maschile a puntare anche a uno stato di benessere psico-fisico perché “non basta … dire basta”. È il messaggio lanciato oggi, in occasione della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo, da Telefono rosa Piemonte. “Siamo fermamente convinte – spiega l’associazione – della necessità di uscire dalla logica e dalle immagini di donne deturpate dalla violenza maschile: questa è, purtroppo, una realtà. Che però non rappresenta l’emancipazione delle tante che, pur con fatica e dolore, si sono allontanate dalla violenza e stanno ricostruendo il proprio spazio di libertà ed autodeterminazione”.
In caso di abusi Telefono rosa Piemonte raccomanda di denunciare e di ricorrere ad un centro antiviolenza, ma, sostiene in una nota, “di sicuro non basta e non è più accettabile continuare a rivolgersi principalmente alle donne vittime, perché si difendano, quando il contrasto della violenza maschile dovrebbe essere innanzitutto un monito concreto diretto agli uomini, anche da parte del loro stesso genere, affinché non offendano”. In ogni caso, l’associazione sottolinea che il cammino verso l’affrancamento “non può essere solo calibrato sull’allontanamento dall’uomo violento, ma deve anche comprendere l’acquisizione di spazi di libertà, autonomia, autodeterminazione che derivano, sostanzialmente, dallo stare bene con se stesse e con gli altri”. Ed è proprio per assecondare questo stato strettamente connesso alla sfera emozionale che Telefono rosa Piemonte ha avviato una attività Green Social Factory, in particolare realizzata con percorsi di nordik walking e di interventi assistiti con animali.