Identificare con un simbolo l’articolo creato anche con il contributo dell’IA, l’intelligenza artificiale: è l’appello lanciato in questi giorni dal Consiglio Direttivo dell’Ucsi Sicilia (Unione Cattolica Stampa Italiana). Il presidente di Ucsi Sicilia, Domenico Interdonato, chiede in maniera volontaria di “identificare con chiarezza, utilizzando un simbolo da inserire ad inizio del testo tipo (IA), che contiene contributi attinti dall’IA”. “Il futuro ci attende e dobbiamo farci trovare preparati, pianificando le iniziative rivolte all’Intelligenza Artificiale usata dai media in Sicilia, perché la deontologia ce lo impone” sostiene Interdonato. L’iniziativa, si legge in una nota Ucsi diffusa oggi, è nata durante una recente intervista fatta dal giornalista Franco Arcovito al sociologo Francesco Pira, nella quale si evidenziava l’esigenza di far conoscere ai lettori se nell’articolo a firma di un giornalista o di redazione ci fossero contenuti attinti dall’IA. Un suggerimento accolto e rilanciato dall’UCSI Sicilia. Anche Meta recentemente ha dichiarato che provvederà ad etichettare i contenuti dei social generati dall’IA. Altri giganti del web come Google e OpenAI, si stanno attrezzando con dei marcatori, per rendere visibili ai lettori i contenuti prodotti dall’IA. Il presidente Interdonato rivolgendosi ai media siciliani conclude: “Dichiarare al lettore che un pezzo contiene IA è una scelta deontologicamente corretta, che deve essere sostenuta in maniera corale, dall’Ordine dei Giornalisti, dai sindacati di categoria, dagli editori e infine anche dai professionisti della comunicazione e dell’informazione”.