La diocesi di Termoli-Larino accoglie l’effige pellegrina della Madonna di Lourdes oggi e domani. L’iniziativa territoriale, a cura dell’Unitalsi – sottosezione di Termoli, si inserisce nella peregrinatio Mariae che sta attraversando tutta l’Italia e in questi giorni il Molise. Il programma delle due intense giornate di fede, condivise dall’Unitalsi con il vescovo di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca, i parroci e le comunità, prevede stamattina l’arrivo della statua all’Hospice di Larino, con preghiera e giro nei reparti, Oggi pomeriggio, alle 15,30, l’arrivo a Ururi nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie, dove si reciterà il rosario meditato. Alle ore 17 la concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Gianfranco De Luca. Alle 18, atto di affidamento e saluto. Alle 19 arrivo nella parrocchia di San Pietro Apostolo di San Martino in Pensilis, con un momento di preghiera. Alle ore 20,30 arrivo presso il santuario della Madonna delle Grazie di Termoli, con rosario meditato e veglia mariana.
Domani, mercoledì 6 marzo, alle ore 8,15, messa presieduta da don Gianfranco Lalli. Alle ore 9,30 arrivo della statua della Vergine presso la struttura Opera Serena di Termoli, con celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo De Luca. Alle ore 11 atto di affidamento e saluto. Alle ore 11,30 arrivo presso la struttura Villa Santa Maria di Montenero di Bisaccia. Alle ore 13,30 saluto a Maria e consegna dell’effige alla sezione abruzzese dell’Unitalsi.
Come spiegato dal presidente regionale dell’Unitalsi, Giuseppe Colucci, “la presenza della Vergine Immacolata di Lourdes sarà certamente occasione per promuovere un’autentica devozione mariana, nello spirito unitalsiano, in ogni realtà locale, per approfondire il messaggio di Lourdes e per coinvolgere nella preghiera comunità ecclesiali e persone, specialmente quelle ammalate o che vivono in uno stato di disagio. Secondo questo spirito, i responsabili delle varie sottosezioni molisane (Campobasso, Isernia, Termoli e Trivento), in sintonia con i rispettivi vescovi, hanno inserito nel programma della peregrinatio visite e soste non solo nelle chiese, ma anche e soprattutto nei luoghi di sofferenza, solitudine e disagio, quali carceri, ospedali, case di riposo”.