Si è aperta oggi a Bruxelles la prima “Settimana della società civile”, voluta e organizzata dal Comitato economico e sociale europeo (Cese), con il titolo “Rise Up For Democracy!”. Fino al 7 marzo, oltre 200 organizzazioni di cittadini e parti interessate da tutta Europa, discuteranno dello stato della democrazia, delle sfide che deve affrontare e del ruolo vitale svolto dalla società civile in vista delle elezioni europee, elaborando richieste per i prossimi leader dell’Ue. “In un momento in cui i valori democratici sono messi alla prova dall’estremismo e con la popolazione dell’Ue che si trova ad affrontare le sfide della doppia transizione, della guerra in Ucraina e dell’inflazione persistente”, spiegano dal Cese, “questi confronti non sono solo necessari ma imperativi”. Poiché mancano circa tre mesi dalle elezioni europee, e l’appuntamento di Bruxelles può essere una occasione “per amplificare la voce dei cittadini e la partecipazione alla nostra democrazia”. Secondo il presidente Cese Oliver Röpke, le democrazie europee sono sottoposte a un periodo di prova che si può superare solo “attraverso una risposta forte e unita”, società civile e istituzioni europee insieme. La vicepresidente della Commissione europea Věra Jourová, aprendo i lavori ha affermato che “per salvaguardare la nostra democrazia è necessario proteggere i processi elettorali da molti rischi, tra cui la disinformazione e le interferenze straniere”, mentre per Erika Staël von Holstein, direttrice generale di Re-Imagine Europa è perentorio “spezzare il ciclo di sfiducia in cui siamo bloccati”, poiché “è in serio pericolo la preminenza della democrazia come sistema politico più efficace sviluppato dall’umanità”. Il programma è denso, il link per seguire in streaming le sessioni è disponibile qui.